Il Festival della Fotografia Etica a Lodi: un’esplorazione di Storie Globali e Impegno Sociale attraverso l’Obiettivo

Nel cuore della città di Lodi, dal 30 Settembre al 29 Ottobre, si svolge un evento che attrae migliaia di persone da tutto il Bel Paese e oltre. Lodi aprirà infatti le porte al “FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA ETICA DI LODI 2023 XIV EDIZIONE”.

Con la Direzione Artistica del Festival composta da Alberto Prina, Aldo Mendichi e Laura Covelli, la città si trasforma in un epicentro di cultura e riflessione.
Un’occasione straordinaria per gli appassionati di fotografia e non solo, per immergersi in un mondo di storie provenienti da ogni angolo del globo. Questo festival è molto più di una semplice esposizione fotografica, è un viaggio emozionante attraverso la diversità del nostro mondo, un’opportunità di riflettere e stupirsi di fronte a storie straordinarie raccontate attraverso l’arte della fotografia.

Cuore pulsante del festival è il World Report Award – Documenting Humanity,che comprende cinque categorie, che celebrano il talento dei fotografi impegnati a documentare storie umane significative e spesso commoventi, e una giuria di esperti provenienti da tutto il mondo. Nel corso dell’edizione più recente, il premio ha rivelato storie straordinarie provenienti da ogni angolo del pianeta.


Le Cinque Categorie del World Report Award:

1.         Categoria MASTER: “L’assedio di Mariupol” di Evgeniy Maloletka Questo reportage toccante racconta il drammatico assedio russo alla città ucraina di Mariupol, evidenziando le devastazioni e le vite perdute durante questo tragico evento.

2.         Categoria SPOTLIGHT: “The Last Generation: Zoey’s Dream” di Bob Miller La storia di Zoey Allen, una giovane che sogna in un mondo in cui le piccole aziende agricole americane lottano per sopravvivere, illustrando le sfide che affronta la comunità agricola.

3.         Categoria SPOTLIGHT (Menzione Speciale): “Everyone in Me is a Bird” di Sarah Pabst Un lavoro intimo che esplora il lutto e la gioia per una nuova nascita, dando forma alla percezione della quotidianità.

4.         Categoria SHORT STORY: “Alpaqueros” di Alessandro Cinque Questo reportage affronta la crisi climatica attraverso la prospettiva degli allevatori di alpaca in Perù, mettendo in evidenza la situazione difficile che stanno vivendo.

5.         Categoria SHORT STORY (Menzione Speciale): “Imilla” di Luisa Lauxen Dörr Questo progetto segue un collettivo di skaters boliviane che indossano abiti tradizionali per combattere la discriminazione, sottolineando il potere del cambiamento sociale attraverso la cultura giovanile.

6.         Categoria STUDENT: “Between the Sirens” di Gerd Waliszewski Questo lavoro offre uno sguardo crudo sulla vita quotidiana dei giovani in Ucraina, costantemente interrotta dall’allarme delle sirene e dall’arrivo dei missili a causa della guerra.

7.         Categoria SINGLE SHOT: “The Blue Fig” di Mohammad Rakibul Hasan Questa immagine riflette sul cambiamento climatico, evidenziando come colpisca in modo disproporzionato alcune regioni del mondo, come il Bangladesh.

Ogni fotografo invitato porta con sé la propria prospettiva unica, consentendo al pubblico di esplorare mondi lontani senza mai lasciare Lodi. Dalla street photography nelle favelas brasiliane alle immagini mozzafiato dei paesaggi del Tibet, questo festival offre una prospettiva globale che sfida le nostre percezioni e ci invita a riflettere sul nostro posto nel mondo.
Insieme alle esposizioni fotografiche, il festival offre una vasta gamma di eventi collaterali, tra cui conferenze, proiezioni cinematografiche e workshop. Queste attività permettono ai partecipanti di approfondire la loro comprensione della fotografia etica e di incontrare i fotografi di persona. È un’opportunità unica per apprendere dalle menti più creative e dai talenti più affermati nel campo.

Oltre al World Report Award, il festival ospita l’unica tappa lombarda della mostra internazionale itinerante del World Press Photo, il prestigioso concorso di fotogiornalismo e fotografia documentaria. Quasi 150 immagini provenienti dai cinque continenti raccontano storie straordinarie, documentando eventi che hanno fatto la storia e sensibilizzando il pubblico su questioni cruciali.
Un’altra attrazione imperdibile è la sezione “Uno Sguardo sul Mondo,” ospitata presso il Palazzo della Provincia, che esplora la crisi climatica in collaborazione con Agence France-Press. Attraverso immagini toccanti e potenti, i fotografi documentano gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici su diverse aree del pianeta, mettendo in evidenza la necessità di affrontare questa sfida globale.
Uno spazio speciale, poi, quello dedicato al progetto dell’organizzazione no-profit Vital Impacts, guidata dalla famosa fotografa del National Geographic, Ami Vitale. Questo progetto presenta una doppia versione, con una mo stra outdoor nei giardini pubblici e un’esposizione indoor nell’ex-chiesa dell’Angelo. Le immagini raccontano storie di giovani fotografi da tutto il mondo che si sono dedicati alla fotografia naturalistica e all’attivismo a favore del pianeta.
Nel chiostro del ex-ospedale Gorini, poi quattro progetti no-profit, tra cui il lavoro di Filippo Venturi su nordcoreani in fuga, Maria Clauss sulle vittime della guerra civile spagnola, Davide Torbidi sugli infortuni sul lavoro in Italia e un progetto che trasforma opere d’arte in fotografie, realizzato dalla Società Cooperativa Sociale ONLUS Nuova Assistenza.

La sezione “Le Vite degli Altri” a Palazzo Modignani offre quattro focus fotografici che esplorano la relazione tra le persone e il luogo in cui vivono. Questi progetti, realizzati da fotografi di fama internazionale, spaziano dalla Silicon Valley alla Cina e Tibet, dalle strade di Belfast al cambiamento climatico in Groenlandia.
Una delle novità di questa edizione è il progetto “Elegia Lodigiana” di Gabriele Cecconi, finanziato dal bando Strategia Fotografia 2022 del Ministero della Cultura. Questo progetto riflette sul territorio lodigiano, esaminando le sfide legate alla crisi idrica del 2022 e il cambiamento nella vita delle comunità locali. Le immagini catturate da Cecconi svelano l’identità di un territorio in un periodo di cambiamento.
Il team educational del festival offre in fine visite guidate per scolaresche e laboratori fotografici per bambini e ragazzi, rendendo l’arte della fotografia accessibile alle nuove generazioni. Inoltre, il festival presenta FFE – OFF, un circuito di mostre fotografiche in vari luoghi della città, aperto a chiunque desideri condividere le proprie creazioni.

Fin dalla sua prima edizione nel 2010, la manifestazione ha superato ogni aspettativa sia in termini di visite che di visibilità mediatica e quindi invitiamo i nostri lettori a partecipare ai momenti d’incontro, alle discussioni e alle mostre fotografiche certi che possa essere un evento di grande interesse e di arricchimento. Come dicono gli stessi organizzatori “Crediamo che la conoscenza e il coinvolgimento siano i primi passi per cambiare in meglio il mondo. La forza della fotografia è di unirli entrambi in una frazione di tempo, innescando partecipazione, approfondimento che generano un cambiamento positivo nella nostra società. A Lodi queste energie si incontreranno ancora una volta nelle tante mostre e incontri proposti”.

Il Festival della Fotografia Etica di Lodi è quindi come dicevamo molto più di un semplice evento culturale; è un’occasione per scoprire nuove prospettive sulla fotografia, scambiare idee con altri appassionati, conoscere tendenze e tecnologie ma soprattutto esplorare il mondo attraverso l’obiettivo dei migliori fotografi documentaristi del mondo.

Mariantonia Cambareri